Considerazioni relative al parametro di Alien Cross-Talk (fonte IBM France – 06610 La Gaude France)

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In questi ultimi tempi, passando dalla CAT5 alla CAT5e fino ad arrivare alla CAT6, le performance richieste ad un sistema di cablaggio strutturato, sono aumentate notevolmente per poter sostenere i protocolli esistenti e futuri, sempre più veloci e potenti .

 

Parametri come NEXT e FEXT sono critici e devono essere assolutamente rispettati per un uso affidabile della rete.

In questo contesto il Cross-Talk non può essere analizzato solamente per un singolo cavo, ma deve esserlo con tutti quei cavi che arrivano in prossimità di ogni permutatore. Gruppi di lavoro di Enti Normativi, stanno studiando e verificando la possibile relazione di un parametro misurato per un cavo, che potrebbe influenzare quelli vicini.

Questa relazione è denominata è Alien Cross-Talk .

 

 

Questo documento pone la questione e l’interrogativo riguardante l’utilizzo di un cavo non-schermato rispetto ad un cavo schermato per alte velocità di trasmissione di protocolli, con la minima possibilità di errore in relazione all’ambiente nel quale è stato installato .

 

 

 

 

Conclusione

 

La teoretica certificazione di un singolo cavo UTP, come richiesto oggi, ha raggiunto il suo limite. La considerazione di un sistema di cablaggio completo, mostra che un parametro fondamentale come il NEXT non è pienamente rispettato in un sistema di cablaggio UTP, per via del fenomeno denominato Alien NEXT .

Può un sistema di cablaggio UTP, se usato tecnologicamente al limite, come con i  protocolli aventi alte velocità (Gigabit Ethernet), adempiere correttamente a quanto richiestogli ?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Definizione di Alien Cross-talk

 

Quando alcuni cavi sono adiacenti in prossimità di un pannello di distribuzione, le emissioni di un singolo cavo possono avere effetti negativi su altri . Il fenomeno Alien Cross-Talk, che è diverso dal NEXT, è imprevedibile e dipende, all’interno di un rack per telecomunicazioni, dal tipo di cavo e dal segnale trasportato in quell’area.

 

 

Misurazione del NEXT in un singolo cavo

 

 

 

 

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Misurazione di Alien Cross-Talk  fra cavo  e cavo

 

 

 

 

 

 

 

Metodo di misura

 

La misurazione del fenomeno Alien cross-talk, non è direttamente misurabile in campo. Tale misura richiede la possibilità di sincronizzare i tester di verifica e, tale caratteristica, ad oggi, non è ancora implementata. Al contrario, tale verifica la si può effettuare in laboratorio tramite l’utilizzo di un  “network analyzer”  fra due o più cavi adiacenti .

La caratteristica di tale fenomeno con diversi cavi, rappresentata da una configurazione tipica di un cablaggio generico,  fraziona l'incidenza del segnala nel sistema passivo generando un disturbo nella trasmissione del segnale stesso e non garantendo un livello trasmissivo in ciascuna coppia .

 

 

Un metodo semplice ed efficace che dà risultati rappresentativi, è quello di inviare il segnale in un singolo cavo  “avvolto in alcuni loops”  , in modo da creare la “contaminazione”  esistente in casi reali, dove arrivano più cavi in prossimità del permutatore.

 

Nell'esempio seguente, abbiamo posizionato 4 cavi come da disegno, per simulare l’effetto del Cross-Talk su una lunghezza di 20 metri .

Questa configurazione è misurata con un network analyzer, connesso ad entrambi gli estremi del cavo.

 

 

 

 

Configurazione di 4 x 20 metri di cavo che produce l’effetto di Alien Cross-Talk in un link di 90 metri.

 

 

 

 

 

 

Risultati:

 

Influenza sulla lunghezza

 

Quando due cavi sono posati in maniera parallela per una lunghezza che varia da 0,5 a 20 mt. , il livello di Alien Cross-Talk aumenta in maniera regolare. Dopo 20 metri il livello non aumenta, raggiunge il livello di saturazione .

 

Un altro fatto interessante, riguarda il punto dove il cavo contaminato è a contatto con il cavo che trasmette il segnale : dopo dieci metri il livello di Cross-Talk comincia diminuire in alte frequenze e più lontano si sposta il punto di contatto dalla misurazione, più il fenomeno di Alien Cross-Talk mostra miglioramenti alle alte frequenze .

Infatti alle alte frequenze, il parametro più importante è l’attenuazione, e l'attenuazione è direttamente proporzionale alla lunghezza.

 

Conclusione : Cavi adiacenti che sono posati in maniera parallela per più di 20 mt. dall’inizio del link, danno il massimo valore di  Alien Cross-Talk .

 

 

 

 

Influenza sulle coppie

 

La sensibilità al fenomeno in un cavo, è indipendente dal tipo di coppia testata.

Quando un cavo è progettato e costruito con grande cura si tende ad evitare il fatto che una coppia abbia un accoppiamento significativo con le altre.

 

 

Conclusione : La situazione peggiore in Alien Cross-Talk , sorge perché si è considerato una sola coppia da paragonare alla misura standard di NEXT .

 

 

 

 

Influenza delle quantità di cavi

 

Come riportato successivamente, più si aggiungono cavi, più il fenomeno di Alien Cross-Talk aumenta . Test effettuati con cavi di CAT6-UTP , riportano che due di essi danno 50 dB a 200MHz di Alien Cross-Talk. Tre cavi danno 40 dB e cinque cavi danno 32 dB.

Queste prove hanno portato alla conclusione di non posare molti cavi e metterli in parallelo , immaginando che il fenomeno di Alien Cross-Talk potrebbe essere concentrato alla fine del link, in pratica dietro il patch panel. 

 

 

 

 

 

 

Conclusione:

 

Il fenomeno dell’Alien Cross-Talk, è un  “nuovo”  parametro che pone l’interrogativo sulle performance di cablaggi UTP installati fino ad oggi.

 

Ad oggi nessuna informazione è disponibile sulla reale sensibilità di ciascun sistema di cablaggio UTP. Perciò questo parametro deve essere considerato con tutte le condizioni ambientali e strutturali di ogni sistema di cablaggio:  densità dei cavi, lunghezza del collegamento, traffico pesante in continua crescita ed evoluzione del progetto iniziale ( ampliamenti ) .

 

Le norme hanno solo definito un margine specifico sul cavo come PSNEXT limite (+5 dB a 200 MHz), senza considerare il reale fenomeno fra più cavi.

 

 

 

Le domande che ci siamo posti sono state :

 

-         Quali saranno le esigenze dei costruttori di cavi che dovranno essere prese in considerazione per rendere immuni gli stessi da questo fenomeno ?

-         Chi testerà questo fenomeno in campo ?

-         I clienti sono consapevoli che l’Alien Cross-Talk è un parametro differente dal NEXT e FEXT ?

 

 

La soluzione UTP rimane proposta da molti, anche se queste criticità molto importanti, non sempre vengono tenute in considerazione. In una proposta di cablaggio schermato, al contrario, tali aspetti sono già affrontati in fase progettuale/costruttiva del cavo stesso.

In reti ad alte velocità, la scelta per la soluzione schermata diventa sempre più rilevante rispetto a prima (quando le reti non eccedevano le frequenze di 100 MHz).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Influenza misurata fra cavi vicini 

 

 

La misura del NEXT con cavi UTP Cat 6 su ogni coppia, con margine accettabile .

                         

 

 

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Due cavi identici a quello precedente, posati vicino per una lunghezza di 20 mt. , l’Alien Cross-Talk misurato mostra un risultato peggiore rispetto al NEXT sopra evidenziato .

 

 

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L’equivalente di tre cavi posati parallelamente per 20 metri, l’Alien Cross-talk è fuori margine per quanto riguarda il NEXT del limite delle CAT6

 

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L’equivalente di cinque cavi posati parallelamente per 20 metri, il margine del NEXT è molto buono per il cavo CAT6 UTP, ma non altrettanto per cavi CAT5e, per via del  Alien Cross-Talk.

 

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Paragone fra cavi UTP e S-FTP

 

Questi grafici paragonano il tipico NEXT fra coppie di un cavo UTP CAT6 ed un cavo S-FTP CAT6, utilizzando la stessa tecnologia di separazione delle coppie con la  “croce” centrale. Entrambi i NEXT sono quasi identici, ma con la prova dei cinque cavi paralleli  per 20 metri, l’effetto del Cross-Talk indotto sulla misura indica che :

 

il cavo S-FTP è meno sensibile al fenomeno di Alien Cross-talk .

 

 

 

Il cavo S-FTP mostra l’Alien Cross Talk, in ogni caso, con margini migliori di -80 dB

 

 

 

 

 

I risultati sopra esposti, sono da paragonare con i risultati ottenuti con cavi UTP delle pagine precedenti

Come mostrato nei grafici, il cavo UTP CAT5e non è molto  “desiderabile”, per via di Alien NEXT.

 

 

 

 

 

 

Sensibilità del cavo UTP CAT5e verso Alien cross-talk

 

 

Questo cavo di CAT5e è stato esaminato fino a 250 MHz nelle stesse condizioni di un cavo di CAT6 per poter fare un paragone più facile.

 

In questo caso, anche se il cavo di CAT5e possiede una minor sensibilità verso Alien Cross-Talk rispetto ad un cavo di CAT6, Alien Cross-Talk riduce le performance del cavo rendendo minimi i margini .

Questo non è un caso peggiore se confrontato con l’enorme quantità di cavi che normalmente “escono” dall’armadio rack e i differenti livelli di trasmissione per i vari protocolli.